Sono oltre quattrocento i modelli e più di quattromila le varianti tra cui è chiamato a scegliere l'automobilista italiano. Anche se non sono molte le vetture che hanno un significativo peso sul mercato: basta enumerare le venti più vendute per arrivare a 1.103.743 unità, il 51,1% del consuntivo 2008. In una graduatoria pilotata da Punto, Panda e 500, che valgono i tre quarti delle consegne Fiat. Fiesta, Yaris e Ypsilon sono preferite da un cliente su due di Ford, Toyota e Lancia mentre Corsa, Golf e C3 valgono un terzo abbondante delle consegne Opel, Vw e Citroën.
Rapida risalita
L'elenco potrebbe continuare, per evidenziare come i risultati di marca dipendano in larga parte dal successo di singoli modelli più che dalla multiforme offerta di lunghi listini. Come sottolinea il caso di una vettura che ha permesso a Nissan di risalire con decisione la china delle vendite al termine di un quinquennio iniziato, nel 2004, con un 2,61% di share propiziato dai brillanti riscontri della Micra seconda serie presentata l'anno prima. Quota poi calata, per l'acuita concorrenza del segmento B (basti pensare alla discesa in campo di modelli del calibro di Grande Punto), all'1,98% del 2005 e all'1,65% dell'anno successivo.
Una situazione continuata nel 2007 (1,63% di quota consegne in netto aumento) grazie all'arrivo, in marzo, della Qashqai capace di unire le caratteristiche di una berlina compatta e di un Suv. Forse la prima a meritare davvero la definizione di "crossover", cioè un'auto che ingloba le caratteristiche di vetture di differenti tipologie. Disponibile sia a due sia a quattro ruote motrici, la nuova proposta ha scombinato gli equilibri del segmento C, interessando clienti che in passato non avevano mai scelto Nissan. Con spiccata preferenza della versione a sola trazione anteriore, che vale ben l'82,25% delle 11.327 Qashqai immatricolate in Italia nel 2007.
Ma è l'anno successivo a segnare la piena affermazione: la Qashqai si piazza al diciottesimo posto tra i modelli più venduti e sospinge la quota del brand al 2,2 per cento. Progressione incentrata sulle 26.444 consegne di un modello scelto nell'83,34% dei casi (22.039 unità) in versione 2wd. Con un peso dell'innovativo crossover sulle vendite italiane di Nissan pari al 55,73%, ben superiore al 30,47% registrato in Europa, dove nel 2008 le Qashqai consegnate sono state 183.294.
Una messe di ordini
Una particolarità nostrana, accentuatasi – come evidenzia la tabella – proprio nel periodo di maggior difficoltà del mercato: in un ultimo trimestre 2008 in caduta di quasi il 21%, il modello ha pesato per il 72,47% sul totale di marca, toccando la punta del 76,58% a novembre, mese di massima flessione (-29,46%) nella scorsa annata.
A dimostrazione del forte traino che Qashqai sa mantenere nei frangenti peggiori, anche per il positivo ruolo svolto da un nutrito portafoglio di inevasi. «Attualmente superiore alle cinquemila unità, è una dote che continuerà – come afferma Bernard Loire, dal maggio scorso amministratore delegato di Nissan Italia – a supportare la ripresa del nostro brand. Con l'obiettivo di migliorare ulteriormente lo share nel 2009 grazie all'arrivo della city car Pixo prima dell'estate e dell'originale Cube in autunno».
